sabato 9 febbraio 2008

[LETTERATURA] Hollywood Criminale - Diego Giuliani e Sabrina Ramacci




Hollywood,Hollywood,Hollywood...luogo mitico e glamour,casa di stelle del cinema,showgirls,registi e produttori.Un posto trasfigurato e reso leggenda esistente,meta di più pellegrinaggi della pietra nera di la Mecca o delle bianche sedi vaticane.
Ma vi siete mai domandati se tutti i sorrisi che vedete splendere li' siano autentici? Se il fascino del luogo somigliasse più a una perversa ma irresistibile musica di un pifferaio pazzo che al rassicurante canto dell'equilibrio e dell'armonia?Vi siete mai domandati del sottobosco di pazzi,gangster,spacciatori e squilibrati che,nascosto,popola e anima i vicoli bui di Hollywood? Vi siete mai chiesto se sotto le pietre della leggendaria Walk of Fame vi fossero sepolti dei cadaveri in putrefazione? Insomma...vi siete mai chiesto cosa ci sia dall'altra parte? Quale sia la vera faccia della bestia sotto i chili di make up e i lifting?
Se si',questo è un libro che fa per voi.E' una raccolta di misteri,più o meno risolti,celebri della hollywood "classica" che va dagli anni '20 fino a gli anni '70 (unica eccezione l'omicidio che vede protagonista il figlio di Marlon Brando).Una carellata dell'orrore dalla tragica fine di James Dean e degli altri protagonisti di "gioventu' bruciata",al misterioso suicidio di George Reeves,passando per il truce (e irrisolto) caso della Dalia Nera (che ispirò anche il genio di James Ellroy),il dubbio che permea la morte di Marylin Monroe e i suoi legami con la politica e il massacro dal fascino luciferino perpetrato dalla Family di Charles Manson (il cui faccione troneggia in copertina).
Lo stile è asciutto e giornalistico,espone tutte le varie diramazioni e ipotesi dei casi lasciando il più delle volte il lettore a trarre le sue conclusioni.
Il libro è relativamente breve e si legge molto in fretta...se dopo questo show vorrete saperne ancora di più del lato oscuro della mecca del cinema e dei demoni che la infestano,consiglio i due "hollywood babilonia" del grande Kenneth Anger.Alla prossima!

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